L’Italia rischia di vivere una drammatica crisi economica e finanziaria. Il lockdown seguito alla pandemia Covid-19 ha bloccato il nostro sistema produttivo. Ecco perché il Paese dovrà muoversi con accortezza nel concerto europeo. L’economista Nicola Rossi giudica il Recovery Fund un passo avanti per la Ue. Anche nell’ottica di potenziare l’esiguo bilancio della Unione. Ma l’Italia dovrà gestire consapevolmente i margini di flessibilità europei per ripartire.
Rossi ne ha parlato durante il secondo webinar di #RICOSTRUIRE, l’iniziativa promossa da Stefano Parisi e sottoscritta da un gruppo di professionisti, imprenditori e accademici italiani. Per superare la emergenza sanitaria e rilanciare la nostra economia.
La prospettiva aperta dal Recovery Fund mette il Governo italiano davanti a una serie di responsabilità per evitare le peggiori ricadute della crisi economica e finanziaria. Gestire le risorse economiche che arriveranno dalla Ue. La manovra 2020 e le successive leggi di stabilità. Contenere il disavanzo, fare PIL, tornare a rispettare il Patto di stabilità.
Tanto più che lo scenario economico del Belpaese è fatto di alto debito pubblico e problemi strutturali. Burocrazia pervasiva, alta pressione fiscale. Per Nicola Rossi, saranno le nostre scelte di politica economica a determinare cosa accadrà alle imprese italiane. Alle tante attività produttive strette fra debiti e bassa crescita che rischiano di chiudere e avranno difficoltà a reinvestire. Le scelte fatte dall’Italia nei prossimi mesi avranno conseguenze per il futuro. Sapremo insieme agli altri partner europei gettare le basi per una Unione prospera e capace di crescere?