Italia ferma. Il lockdown è finito un mese fa ma la politica non decide, ha smesso da tempo di farlo. Così il Paese va alla deriva. Il Governo non sceglie con chiarezza sul Mes perché chi ci guida teme più di tutto di prendere decisioni impopolari. Eppure i veri leader sono quelli che sanno anche prendere decisioni coraggiose e impopolari. Quando sono giuste. Quando servono.
Il Mes servirebbe al nostro Paese per avere preziose risorse da investire nella sanità, per cambiare una Pa inefficiente che continua a divorare decine di miliardi all’anno, per riformare la giustizia e fare ripartire servizi, industria, turismo. Ma niente. La semplificazione amministrativa e il modello Genova sono solo annunci, decisioni che al massimo andranno prese in deroga.
Intanto il Codice degli appalti è quello di prima, Anac continua a pontificare bloccando tutto, l’estate dei retroscena politici è appena cominciata. La scuola resterà chiusa tutta l’estate, ma più di 3 milioni di studenti hanno difficoltà nella didattica a distanza perché mancano computer e strumenti informatici in famiglia. La scolarizzazione nel nostro Paese è ai livelli più bassi della UE ma la scuola resta chiusa! Siamo un Paese in deroga, indolente, falsamente vacanziero con il reddito e il bonus pagato dagli altri.
Chi è consapevole della crisi a cui andiamo incontro a settembre? Del crollo del Pil, delle diseguaglianze sociali ed educative che aumentano? Dobbiamo spezzare il sortilegio, gli italiani usciranno dallo stato di ipnosi in cui li ha spinti la palude politica. Dobbiamo prendere il destino del Paese nelle nostre mani perché è il futuro dei nostri figli. Noi continueremo a lavorare per offrire soluzioni razionali, non chiacchiere da talk show, riforme, non mance elettorali. #RICOSTRUIRE
Stefano Parisi, manager e politico, è il promotore di Ricostruire. L’appello sottoscritto da imprenditori, professionisti e accademici per rilanciare l’economia italiana e fare le riforme, dopo la emergenza Covid.