Giovanni Tria, già ministro dell’economia e firmatario di Ricostruire, non ha dubbi: “il Mes serve e non è una trappola“. Nell’editoriale su Il Sole 24 Ore, spiega che l’attivazione della linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità sarebbe utile a rafforzare le strutture sanitarie, in modo da limitare i danni nel caso di ripresa del contagio.
Tria evidenzia che nell’eurozona interdipendenza economica è elevatissima e che la maggiore vulnerabilità al virus di un Paese può danneggiare tutti gli altri. L’economista afferma che, in uno scenario di questo tipo, non possa reggere la tesi per cui il Mes è una trappola pensata per danneggiare l’Italia.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea è dello stesso avviso. “Non c’è condizionalità macroeconomica o finanziaria – ha spiegato al Corriere della Sera – il solo requisito è che i soldi siano spesi in spesa sanitaria diretta e indiretta”.
La spesa sanitaria dovrà comunque essere incrementata secondo Giovanni Tria, ma se fosse finanziata con il Mes potremmo risparmiare in termini di interessi. In qualunque caso, rimandare questa decisione significa ritardare la spesa, quindi arrecare un danno all’economia e al bilancio pubblico. Inoltre, un atteggiamento simile potrebbe logorare i rapporti con gli altri Stati e trasmettere la sensazione di incapacità operativa e instabuilità politica.
In sintesi, il Mes è una grande opportunità. L’Italia non deve farsela sfuggire.